Razza autoctona antichissima, rustica, resistente alle malattie ed alle avversita’ climatiche, negli anni ha visto ridursi in modo considerevole il numero di capi per la mancanza di sbocchi commerciali.
I suini neri, di taglia piccola e mantello scuro, simili ai cinghiali, sia nelle fattezze che nelle abitudini, vivono nei boschi dei Nebrodi (50 mila ettari di faggi e querce in gran parte all’interno di un parco naturale), nel Messinese e nel Catanese.
Sono allevamenti allo stato semibrado e brado, in ampie zone adibite a pascolo, nutrendosi di ghiande e bacche.
Solo quando devono partorire, e nell’ultimo mese di vita, la loro alimentazione e’ integrata con fave e cereali.
Frugale e rustica, questa razza rischiava l’estinzione: una grave perdita per il patrimonio genetico, per l’economia locale e per la gastronomia.
I suini neri offrono infatti carni di alta qualita’, utilizzabili nei vari tagli allo stato fresco e per confezionare insaccati.
La “Fellata” , la “Sasizza Sicca”, capocolli e pancette , un tempo erano prodotte con i neri e la loro qualita’ era garantita dalla liberta’ di movimento e dall’alimentazione naturale dei suini.
Da qualche anno e’ stato istituito un presidio Slow Food per tutelare gli allevatori che praticano allevamento estensivo.
Di particolare qualita’ e’ anche il prosciutto crudo, che negli anni grazie agli studi ed alle prove fatte , sta raggiungendo livelli di qualita’ molto alti, spesso superiori a quelli prodotti in altre zone con una tradizione piu’ antica.
Contatti:
Responsabile del presidio Slow Food – Pippo Privitera tel. 335 8455507
Referente dei produttori – Bastiano Agostino Ninone tel. 0941 919403
Ho gustato il Vostro prosciutto e l’ho trovato molti buono, per cui desidero complimentarmi con Voi.
Cordiali saluti Mario Trapani