Le Pesche Tardive di Leonforte

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Mentre il resto dell’Italia, dall’inizio del  Novecento coltiva varieta’ Americane e ogni annata ha le sue “pesche di moda”, grandi, belle e colorate, ma senza sapore ne profumi,

a Leonforte sono sopravvissute le attuali varieta’ di pesche tardive, frutto di incroci naturali tra antiche cultivar locali.

Dette tardive perche’ raccolte a Settembre, Ottobre e Novembre, si coltivano da sempre a Leonforte, vicino ad Enna.

A Giugno, ancora verdi, sono chiuse  una a una in sacchetti di carta pergamenata, e cosi’ protette da vento, grandine e parassiti, possono rimanere sull’albero fino alla raccolta, che avviene quando sono perfettamente mature.

Il lavoro di insacchetta tura richiede una certa pratica e molta pazienza, si tratta di una tecnica colturale purtroppo onerosa da un punto di vista economico, ma che garantisce una qualita’ organolettica eccezionale.

I coltivatori della zona, offrono al mercato un prodotto sano e genuino, che non riceve alcun trattamento parassitario, in una stagione in cui si potrebbero mangiare solo pesche di importazione.

Non molto appariscenti, di colore giallo intenso con leggere striature rosse, le tardive sono pero’ profumatissime, hanno polpa gialla, soda, dolce ed un gusto tutto particolare che ricorda vagamente la canditura.

Sono ottime fresche, sciroppate e trasformate in succhi, marmellate, sorbetti e gelati.

 

Area di produzione: Comune di Leonforte, Assoro, Nissoria, Enna, Calascibetta

Responsabile Slow Food del presidio: Pippo Privitera – Privitera.slowfoodòçalice.it

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