Si chiama cosi’ per il colore rosso delle tuniche interne e perche’ da sempre si coltiva a Nùbia, una piccola contrada di Paceco (Trapani).
Generalmente si coltiva in terreni scuri e argillosi.
La qualita’ e’ eccellente: il suo contenuto di allicina e’ nettamente superiore alla media.
Si coltiva in rotazione con meloni, fave e grano duro, per evitare uno sfruttamento eccessivo del terreno.
La semina,( tra Novembre e Dicembre) , e la raccolta (a Maggio se fresco, o Giugno se lasciato in parte a essiccare nei campi) continuano ad essere effettuate con sistemi tradizionali.
La raccolta e’ serale, poiche’ le foglie, essendo piu’ umide, non vengono danneggiate e consentono il successivo lavoro manuale di intreccio dei bulbi.
Un tempo era confezionato in trecce molto grandi di 100 teste ciascuna, oggi si trova sul mercato in trizze contenenti da 10 a 50 bulbi, di diametro piu’ o meno grande.
Nella cucina Trapanese l’aglio di Nubia e’ ingrediente cardine di alcuni piatti tipici, tra cui la pasta “cull’agghia” ( pesto alla Trapanese) ed il cous cous di pesce.
Area di produzione: Comuni di Paceco, Trapani, Buseto Palizzolo, Erice, Valderice, Marsala.