Il consorzio LIBERA TERRA MEDITERRANEO è una società consortile, una srl che include cooperative di Libera Terra, e altri operatori, per realizzare processi di collaborazione nella direzione e nel coordinamento delle attività.
E’ stato costituito tra aziende che gravitano intorno al progetto Libera Terra e contribuiscono al suo sviluppo e crescita con un ulteriore obiettivo: aprirsi agli agricoltori del territorio che condividano una idea di qualità, fondata su produzioni di qualità, sul gusto. In questo senso partecipano al consorzio Alce Nero Mielizia, Slow Food, Banca Etica, Coopfond e Firma Tour, quale supporto alle attività del settore turismo responsabile.
Ma soprattutto il consorzio prende le mosse dall’attività delle cooperative di produzione Placido Rizzotto, Pio La Torre e Terre di Puglia, che aderiscono a Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie: la commercializzazione dei prodotti a marchio Libera Terra, Centopassi e Libera Terra Puglia, la comunicazione delle loro attività, le visite turistiche alle terre e ai patrimoni culturali che li circondano sono tutti servizi che le Cooperative affidano al nuovo consorzio.
Obiettivo della nuova società consortile non è solo quello dare supporto alle realtà che lavorano sui beni confiscati, ma piuttosto di diventare punto di riferimento sul territorio e volano per la diffusione di un modello di economia pulita e giusta. Scopo della società è dimostrare che tale modello economico garantisce sviluppo e benessere reale alle popolazioni interessate.
L’ambizione è di voler dimostrare che l’assegnazione dei beni confiscati in un territorio possa portare vantaggi concreti non solo a chi gestisce direttamente i beni ma in generale anche ai territori e ai produttori vicini.
Per la realizzazione di tali obiettivi è fondamentale la collaborazione, oltre che delle cooperative socie, anche degli altri partner che, oltre a condividere gli scopi nelle loro mission, a vario titolo possono contribuire al raggiungimento degli stessi.
Un cammino insieme verso i traguardi dell’eccellenza
Il cammino verso l’eccellenza del prodotto è fatto di tanti passi. Migliorare le condizioni di produzione e approvvigionamento delle materie prime e dei servizi esterni; cogliere al meglio le opportunità di finanziamento che si presenteranno; razionalizzare l’utilizzo del parco macchine di ciascuna cooperativa; coordinare le attività sociali in sintonia con le attività di Libera anche attraverso la realizzazione di percorsi di turismo responsabile connessi al progetto Libera Terra: sono tutte esigenze che l’assetto precedente delle singole cooperative permetteva con fatica di soddisfare. La società consortile svolge delle attività dapprima svolte dalle cooperative stesse e consente di realizzare al meglio nuove attività strumentali al raggiungimento degli obiettivi, primo tra tutti la giusta remunerazione di tutti i fattori di produzione grazie alla creazione di valore.
Per fare tutto questo la società consortile ha scelto di aprirsi a più soggetti interessati che abbiano competenze specifiche, che possano rendere realizzabili gli obiettivi posti, e che condividano l’idea di un ampio progetto cooperativo a supporto della legalità e di uno sviluppo economico giusto. La possibilità di accogliere all’interno della compagine sociale anche soggetti non strettamente legati al progetto Libera Terra dà chance di accrescere comunque l’utilità sociale del progetto e di diffonderne i benefici sui territori. I soci fondatori sono in ogni caso realtà che condividono i principi e i valori alla base del progetto di ampliamento dei benefici del riuso sociale dei beni confiscati Libera Terra. Per Coopfond, per Banca Etica e per la stessa Alce Nero è una opportunità per concretizzare la loro mission e per radicarsi in territori, come il Meridione, dove le loro attività possono essere meglio implementate. Un esempio di vantaggio acquisito a livello operativo. L’attività di commercializzazione e distribuzione finora è stata gestita prevalentemente dalle cooperative: i nuovi accordi per la distribuzione permettono ora di demandare alla società consortile alcune attività onerose (per esempio la logistica o il recupero crediti).
Due strade, una promessa: coinvolgimento degli agricoltori locali e turismo responsabile
Accordi di produzione
Le cooperative intendono, coerentemente con i valori e il progetto Libera Terra, ampliare e rafforzare i benefici dell’uso sociale dei beni confiscati ai mafiosi attraverso la “diffusività” sul territorio in cui operano di un modello economico rispettoso dei principi di legalità, giustizia sociale e di sostenibilità (economica, sociale e ambientale). Il coinvolgimento degli agricoltori biologici è realizzato tramite accordi di produzione, che permettono una migliore valorizzazione delle loro produzioni e il raggiungimento di massa critica, coinvolgendoli per l’intera annata agraria attraverso l’adesione ad un piano annuale concordato. Sono requisiti la condivisione e il rispetto da parte del produttore dei principi di legalità, trasparenza e solidarietà nell’attività d’impresa.
Dalla fine del 2006 sono stati messi a punto e stipulati degli accordi di produzione con produttori siciliani di grano biologico. Coinvolgere i produttori biologici, oltre a garantire loro un mercato certo per il loro prodotto ed una equa valorizzazione delle loro produzioni, significa anche sperimentare una chiave per trainare nel progetto Libera Terra, e verso gli stessi livelli di eccellenza di prodotto, gli imprenditori agricoli del territorio. Si provvederà nei prossimi anni ad allargare il coinvolgimento anche ad altre colture (vitivinicole, seminative e altro).
Turismo responsabile sul territorio
Valorizzare le risorse turistiche del territorio dell’Alto Belice Corleonese in un ottica di sostenibilità realizzando una nuova modalità di turismo che faccia conoscere l’esperienza dei beni confiscati. Dall’inizio del 2007 la Cooperativa Placido Rizzotto ha cominciato ad occuparsene. Per svolgere pienamente tale attività è necessario uno strumento organizzativo. L’ obiettivo è quello di costruire pacchetti turistici da offrire a scuole ma anche a organizzazioni vicine al progetto Libera Terra (Auser, Coop e altri). Le continue richieste di visite turistiche, che sono giunte e giungono alle cooperative del progetto Libera Terra da parte di scuole o privati, sono indice di un interesse crescente verso un turismo diverso che valorizzi realtà impegnate nella liberazione, in senso ampio, delle terre siciliane e necessitano di una organizzazione più strutturata: l’apporto del tour operator di livello nazionale Firma Tour si è rivelato decisivo per le competenze organizzative di cui ha arricchito l’attività turistica di LTM.
Libera il g(i)usto di viaggiare nasce nel 2009 : è la divisione turismo di Libera, attiva in Sicilia e Puglia, e presto anche in Campania e Calabria.
Un turismo attuato secondo principi di giustizia sociale ed economica e nel pieno rispetto dell’ambiente e delle culture, riconosce la centralità della comunità locale ospitante e il suo diritto a essere protagonista nello sviluppo turistico sostenibile e socialmente responsabile del proprio territorio; opera favorendo la positiva interazione tra industria del turismo, comunità locali e viaggiatori, per far conoscere l’esperienza delle cooperative che operano sui beni confiscati e la storia della mafia e dell’antimafia visitando luoghi simbolo; valorizza le risorse turistiche in un’ottica di sostenibilità e quelle paesaggistiche e naturalistiche dei territori. Le terre liberate dalle mafie sono già meta di percorsi di turismo responsabile, visitate durante tutto l’anno da scuole (migliaia gli alunni in visita nel 2009) e gruppi di viaggiatori: una segreteria e una squadra di giovani guide è la divisione Turismo di LTM, che organizza l’offerta e la gestione dei viaggi di Libera il g(i)usto di viaggiare.
Il nome stesso del consorzio contiene una promessa: Libera Terra cresce, si mette per mare, conosce meglio le proprie potenzialità e “vede” le grandi sponde del Mediterraneo, con il proposito di accogliere in sè le forze economiche sane in orizzonti sempre più ampi.