Il “Fair Play enogastronomico” di Corrado Parisi

“La persona che dal 24 al 28 ottobre dovrà lasciare la Sicilia per andare a Verona a gestire il “Fair Play enogastronomico” all’interno del XVIII Congresso Europeo dell’European Fair Play Movement, l’organizzazione sportiva Svizzera con trentasei organizzazioni nazionali del Gair Play affiliate, è il sicilianissimo Corrado Parisi”. Non sarà stata questa la formula utilizzata dagli organizzatori veneti quando hanno affidato a Corrado questo importante compito, né tantomeno Corrado avrà sentito la necessità di “affliggersi” apprendendo tale notizia!

Per capire il motivo per cui proprio lo chef e proprietario della Locanda del Monsù di Sant’Agata di Militello ha avuto questo importante compito, ho contattato chi, fra gli organizzatori, si sta occupando del progetto enogastronomico, Fabrizio Rampazzo, che ha specificato che la scelta di Corrado è avvenuta “nell’ottica di questo progetto Fair Play l’idea di coinvolgere un giovane personaggio emergente del panorama enogastronomico italiano, del sud, c’è piaciuta, inoltre gli sono venute delle idee molto interessanti che stiamo sviluppando e che confidiamo avranno un grande successo”.

Avevamo preso in considerazione altri nomi, che però hanno presentato solo proposte di partecipazione, invece Corrado ha avuto la volontà e lo spirito di costruire un progetto perché ci sarà una situazione in cui si dovrà realizzare il lavoro in una struttura che non è un ristorante, dovendo organizzare tutto e lui si sta prestando con grande entusiasmo a questa attività. Noi non cercavamo il nome ma la capacità di adattarsi a una situazione non convenzionale dove da una parte adattarsi e dall’altra inventare. Questo è il concetto che è piaciuto a noi e a lui, che sta dimostrando di essere in grado di realizzare. La scelta è stata fatta per la sua capacità”.

Compito suo dunque sarà quello di esaltare i sapori dell’Italia preparando dei menù, al momento custoditi gelosamente (anche se qualcosa è trapelato, ma è coperto dal “segreto di Fatima”…), dedicati all’eccellenza italiana, utilizzando prodotti rigorosamente Made in Italy e/o presidi slow food.

L’altro mistero che dovrà essere svelato, il nome dei colleghi siciliani che Corrado ha scelto per farsi affiancare per la realizzazione di questo progetto, io ho qualche idea e i frequentatori assidui degli eventi di Caponataweb dovrebbero avercela pure, ma toccherà aspettare l’apertura della busta per conoscere il “responso”…

Fabrizio Rampazzo ha invece confermato la presenza di altri chef coinvolti più legati al territorio che si occuperanno di cucina locale.

Un evento nell’evento, al quale parteciperanno tutti i delegati del comitato europeo del Fair Play, che fanno parte dei singoli comitati olimpici nazionali, in cui due eccellenze italiane, sport ed enogastronomia, si uniranno in un progetto che potrebbe dare vita, obiettivo a cui auspicano gli organizzatori, al marchio di qualità “Fair Play” legato anche al mondo dell’enogastronomia e non solo a quello dello sport da cui si parte, promuovendolo successivamente in tutta Italia.

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