La strada. Ne abbiamo attraversato di strade, ne abbiamo percorse a tutte le velocità ed a volte anche in controsenso. Dritte e spesso noiose, tortuose ma intriganti, asfaltate o piene di scaffe, trazzere e mulattiere..ognuno ha le sue strade preferite e ognuno ha le strade che bisogna percorrere a senso obbligato. Ognuno di noi ha la sua strada anche nel piacere per il cibo, c’è chi percorre chilometri senza mai soffermarsi troppo, c’è chi fa le soste giuste per apprezzare il viaggio tra profumi e sapori, c’è chi la strada la fa perché la tavola e i fornelli bisogna raggiungerli, afferrarli, cercarli e spesso il cammino diventa entusiasmante e gratificante anche se intricato. La strada è filosofia di vita, di gusto, la puoi percorrere in compagnia o da solo, viaggiare a quattro corsie o tra vicoli stretti dove è anche difficile andare avanti, ma la strada è cibo, un cibo che fa crescere, che arricchisce, che mette alla prova. La strada è farsi strada, guardarsi attorno, saper scrutare i suoi margini, la strada è saper giungere, ma anche trovare ed avere la pazienza di poter arrivare. La strada è il gesto di un padre che apre la strada in una madia piena di pasta fresca, la strada e la sua mano che accompagna lo sguardo dei figli e che facendosi largo aiuta un ricco sugo di carne a farsi strada tra le tagliatelle che attendono impazienti di essere abbracciate. La strada, una settimana fa a Milo si è materializzata nell’entusiasmo dei protagonisti della serata e nella strada fatta da tanti appassionati che hanno saputo percorrerla e gustarla. Torniamo in strada, respiramole, annusiamole, gustiamole, giochiamole… spero di trovare sempre un fornello acceso per strada e magari uno “sciancatello” per tornare a giocarci. Con gusto e con gioia.
grande Truglio!