Il fornello elettrico, dalla tenda alla veranda.

Io il campeggio l’ho sempre odiato, quella cosa per cui condividi i servizi, paghi poco e viaggi di più, quello stoicismo da invidia, tutta roba da ammirare ma non sono fatta per queste cose. Si, lo so, sarò pure impopolare ma vi giuro che non sono snob, sono solo impacciata, non ce la faccio proprio. Tutta quella allegra comitiva che si riunisce all’ora di pranzo per cucinare, per ore, lauti (ipercalorici) pasti  con il fornellino elettrico o a gas; no no, non ci posso pensare.

Ma guardando dei validi esempi nel mio territorio, mi sono accorta che il fornello elettrico ha conquistato un altro luogo: la veranda infatti con l’avvento delle verande in alluminio che abbondano sui nostri balconi mamme, zie, nonne friggono o cucinano il pesce in balcone “per non fare puzzare la casa” vi risulta?

La sorte ha voluto che mi imbattessi nella lettura di un post dedicato a questo oggettino di design, ancora solo un concept, ma se venisse realizzato mi sa che avrebbe moltissimi acquirenti pronti al via. Si tratta di un  fornello elettrico, che si pone come alternativa ai classici piani cottura ma che di classico non ha nulla, a cominciare dalla forma. Io, personalmente, lo interpreto più come un oggetto dalla forte valenza dinamica, capace di porsi come flessibile e multi-luogo.

Il designer Maurizio Maiorana, che con Cooka ha vinto il RedDot Design Award 2010, ci propone un disegno morbido nelle forme e nel materiale, eggià, perchè si tratta di silicone resistente alle alte temperature e di argento con una buona conducibilità termica.

(per essere pignoli di seguito vi riporto la descrizione tecnica)

L’argento in quanto metallo con la migliore conducibilità termica per il piatto cottura ne garantisce un rapido riscaldamento e raffreddamento. Caratteristica che offre affidabilità e feedback immediati nella regolazione dell’intensità del calore nonchè maggiore sicurezza. L’efficienza del sistema viene completata dai fori posti in offset ai piatti di argento da dove fuoriesce un flusso di aria calda che avvolge la pentola in modo da non perdere calore prezioso durante la cottura. I piatti d’argento inglobano l’elemento riscaldante e vengono inseriti in un offset di LSR – Liquid Silicon Rubber, materiale dall’alto contenuto tecnologico atossico in grado di mantenere le proprie caratteristiche dai -60°C ai 280°C.

In conclusione: fossi ricca tenterei di finanziare il passaggio da concept a prodotto, non so come la pensate voi.

Via: designrulz

7 pensieri su “Il fornello elettrico, dalla tenda alla veranda.

  1. Bello il concept design.. magari bello ed impossibile!!.. Riduttivo pensare ai campeggiatori modello vignette della Settimana Enigmistica. Ogni campeggiatore che si rispetti chiamerebbe l’Associazione nazionale Campeggiatori, se esiste, per una subitanea smentita. Io so solo che il mitico fornelletto della Camping Gaz e la sua sirellina lampada hanno illuminato le rive di laghi e fiumi, riscaldato i pendii di monti e fatto compagnia ai grilli, quelli sì a volte fastidiosi, che decidevano proprio di starti vicino. Un’Italia dell’italiano medio che in roulotte ed in tenda viveva l’italia e la rispettava, a volte anche caciarone, in un’italia quando anche le “forme” non erano grassi ma star bene… un’italiano medio che scegieva il campeggio per filosofia e stile di vita, un’italiano medio che purtroppo non c’è più … se degli oggetti ne facciamo un stile di vita tra l’italia dal Camping Gaz e quella del Concept fornello design … saprei ancora oggi cosa scegliere. Comunque una bella idea… ma perchè ai designer di prodotti di cucina danno un compasso e non un mestolo d’oro?? Forse perchè questi oggetti li troveremo più facilmente in un museo che in una cucina??Vi lascio con questo interrogativo!!!

    1. CARO GIANFRI
      anche se ti conosco come nostalgico e sentimentale amante delle tradizioni, in fondo ricordati che sei un amante dell’innovazione e della creatività’, e tu mi hai insegnato spesso a non scegliere per forza solo una strada e non scartare per forza qualcosa si possono valutare le diverse possibilità’, i diversi concetti e le diverse filosofie anche di un oggetto come il fornello e se ne può’ trarre beneficio e giovamento dalle diverse interpretazioni…quindi dove sta la verità’….(non dirò’ in mezzo) sta nel saper discernere quindi nel nostro futuro ci portiamo il fornello a gas ed anche quello elettrico, in cucina come dire…zicchero non guasta bevanda..

      1. Caro Andrea,
        Viisto che proprio da noi del web di caponata non ho mai gradito solo i complimenti e gli smile… la situazione mi aggrada ancora di più. Approfitto di questo spazio di Giuliana per dire che effettivamente dici del vero quando scrivi che sono avanti e non potrebbe essere diversamente visto il lavoro che svolgo concretamente da vent’anni mettendo soldi e faccia dei miei clienti oltre che la mia. Per chi non lo sapesse sono un markettaro e pubblicitario…bella razza no?!.. Ma tu pensi che io non lo comprerei un oggetto del genere??.. In mezzo a tante belle inutilità che riempiono casa mia ci starebbe benissimo e tu sai, per aver constatato di persona, che ne ho la casa felicemente piena!… Non è il fornello la causa del contendere… Non volevo dirlo speravo che dalle mie parole si capisse ma evidentemente non ci sono riuscito… Non ho amato la premessa a tutto ciò che riguarda l’oggetto. È inutile dire di non essere snob… con una premessa del genere. Sono sicuro che la volontà di chi scrive era questa …ma purtroppo debbo dirti che a volte smentire è peggio di ammettere. Questa è solo una mia opinione attenzione! Poi c’è l’amore ed il rispetto per uno spazio, questo blog, che insieme abbiamo portato ad essere caponataweb proprio perchè vogliamo sempre partire da peperoni e melenzane.. Piuttosto che dal mango!… Debbo dirti che, sempre in buona fede non ho dubbi, qui si è sfiorata la possibilità che questo blog si possa ribattezzare presto foisgrasweb!! È questo non ci piace. Se debbo far vedere qualcosa di ultra moderno …lo faccio vedere lo commento come in questo blog è successo miglia di volte ma evito preamboli che sono superflui e possono risultare, ripeto sempre involontariamente , controproducenti. La chiarezza è stata sempre una nostra caratteristica personale e il cardine della nostra amicizia. Abbiamo la fortuna tutti, grazie a te, di avere uno strumento fra le mani che è questo blog…Modernissimo ma nello stesso tempo antichissimo perchè o scrivi con una tastiera o con la penna bisogna sempre considerare chi ci legge. Ed io ho sempre voluto che i primi nostri lettori fossero i campeggiatori, chi monta verande, chi ha la casa così piccola che friggere fuori perchè se no deve scappare di casa chi monta le cappe!! Ti saluto direttore, ci vediamo dopo, che bella questa modernità… pensa che dopo averti scritto questa lettera d’amore, perchè questa è una lettera d’amore per te, per il tuo blog e per tutti i cinquecentomila contatti,… non debbo nemmeno mettere il francobollo e trovare una buca delle lettere. Parte da sola!!!… Ma non è che sto diventando troppo tecnologico!

  2. Chiedo pubblicamente venia se ho urtato la sensibilità di qualcuno, siano essi campeggiatori o casalinghe, non era questa l’intenzione del preambolo del post. Piuttosto tutto ciò è dettato da un’atavica invidia della resistenza/intraprendenza/capacità gestionale che queste persone hanno, al contrario di me, ragazzina impertinente dalla lingua troppo lunga.

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