GUARDIA DI FINANZA, RISTORANTI E STELLE

di Stefano Bonilli

La Guardia di Finanza sta facendo controlli in tutta Italia contro l’evasione.
Viva la lotta all’evasione!
Ma, se di questi tempi si può dire ma, in alcuni casi si potrebbero usare strumenti tecnologici più raffinati della consultazione di Michelin e Espresso per decidere i controlli?
Già, perché la GdF sta visitando i ristoranti stellati, ora è in Sicilia e in Centro Italia, ma il metodo è nazionale, e visita chi ha una o due stelle presumendo un incasso superiore alla media proprio grazie alla stella e a studi di settore vecchi.

In tempi di crisi non è così, la o le stelle fanno poco, certo i prezzi per il pubblico sono alti ma perché i costi di esercizio di questi ristoranti sono più alti, apparenza e sostanza allo stesso tempo, come tovaglie più belle, idem per i bicchieri e piatti, materie prime di qualità alta o altissima e anche rischio di spreco perché un ristorante che ha una o due stelle serve sempre prodotti freschi.

In generale, dato che la maggior parte della clientela paga con carta di credito, è impossibile non emettere la ricevuta.
Poi c’è la cantina, il magazzino e mille altre possibili irregolarità ma se il controllo parte dal conteggio dei tovaglioli e tovaglie lavate per stabilire il numero di coperti e quindi il fatturato siamo all’artigianato del controllo, forse basterebbe incrociare i dati bancari dei titolari, dell’azienda e le dichiarazioni dei redditi e solo dopo visitare i locali, stellati e non

Fonte: Gazzetta Gastronomica

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