Barattoli e scatole, taglieri e assaggi. La nuova concezione del food mobile in Italia, del cibo in viaggio cambia e a farlo è quel manager brillante di Piero Alciati, spalla operativa sulla ristorazione di Oscar Farinetti, che due anni fa si è messo a ideare un nuovo modo di mangiare in treno. La sfida lanciata da Luca Cordero di Montezemolo era di proporre sui treni di nuova generazione NTV, cibo di qualità senza cuoco e senza cucina.
“Dopo le Nozze di Cana, questa avventura di fare cibo senza i mezzi classici del cucinare, è stata un’esperienza incredibile. Quasi un miracolo” racconta Alciati. Del resto in Italia tutti hanno fallito in questa mission. Che fosse Cremonini, Colonna o Vissani, negli ultimi anni, i giudizi positivi sui pasti a bordo sono sempre stati pochi. Molti, ancor oggi hanno nostalgia dei bei tempi quando sui Vagon Lit si mangiava bene. Più di 20 anni fa. Ormai. Da allora le soluzioni proposte sono sempre state piuttosto imbarazzanti.
A partire da aprile 2012 su Italo, il treno della NTV (azienda italiana totalmente privata), si mangeranno “Altri Pasti”, ovvero 3 cestini alternativi, 3 menu diversi che saranno per la maggior parte a temperatura ambiente ma che conterrano anche qualche opzione calda.
I cibi saranno ermeticamente chiusi in vaschette e barattoli di vetro e non conterranno aromi di sintesi o additivi chimici. In un box quasi totalmente bio e a bassissimo impatto ambientale si potrà scegliere tra:
1. Il tagliere: uno spuntino di formaggi e salumi (salumi selezionati dall’Antica Ardenga e Formaggi da Giolito). Esempi: Affettato di Strolghino + Provolone a cubetti. Oppure Cubetti di Mortadella di Bologna + Bratenero a cubetti accompagnati da una vaschetta di Polpa di frutta:
2. L’orto: proposta vegetariana ruotata intorno a un piatto di verdura croccante (cotta e cruda) (prodotta dall’azienda Ursini) accompagnata da una crema di formaggio e delle lingue di pane e i rubatà (Az. Mario Fongo) insieme a qualche assaggio di pasticceria secca firmata Luca Montorsino. Esempi: Involtini di carote e zucchine ripieni (Ursini) + Crema al Parmigiano Reggiano (di Amerigo) + Anellini al caramello Muscovado. Oppure Mosaico di verdure Mediterranee (Ursini) + Crema di Pecorino (Amerigo) + Diamantini di riso e caffè.
3. Il Gustoso ovvero la proposta gustosa più ricca, saporita e divertente che proporrà anche qualche opzione calda con ricette regionali a base di carne o di pesce dal Tonno di manzo (la Granda, presidio Slow Food) + crema di pomodori freschi e secchi (Ursini) + Crostatina all’albicocca; al Pollo alla Cacciatora (Amerigo) + Pestato di zucchine e zafferano (Ursini) + Pesche all’amaretto e cioccolato
Piero Alciati ha messo insieme i classici marchi eatalyani e ha studiato un intelligente metodo di produzione. Una volta confezionato il cibo convoglierà al centro logistico di Monticello e poi verrà smistato da Cremonini. Sì, avete letto bene. Cremonini, il primo competitor di Altri Pasti in questa operazione farà solo la logistica.
Al consumatore viaggiante ogni cestino verrà a costare dai 15 ai 20 euro. Il alternativa al pranzo completo sarà possibile ordinare un “Breakfast”, uno spuntino ridotto dolce o salato per 78 euro. Interessante l’opzione di poter ordinare il pasto via Internet, al momento dell’acquisto del biglietto.
“Per provare tutti gli esperimenti che sono serviti per concludere il progetto, posso dire che ho mangiato malissimo per quasi due anni!” racconta Alciati. “Molti esperimenti non sono riusciti, abbiamo dovuto semplificare, ridurre, sperimentare. Poi, partendo dalle capacità artigiane e dall’industrie conserviere del nostro paese, abbiamo trovato un incastro che funziona. Ci siamo ispirati ai Bento dei treni giapponesi e abbiamo costruito una Matrioska di sapori italianiper comporre un pasto da viaggio. Certo lo abbiamo rivoluzionato. Chi si aspetta pollo arrosto e lasagne, sarà deluso. Ma chi parte dall’idea del pasto diverso, sano, italiano, si divertirà”.
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