I «Foodies» italiani: 4,5 milioni di consumatori esigenti, che mangiano con gioia!

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Leggo, copio e incollo, un gastro-ritratto che rappresenta, noi Foodies insaziabili. Di Luca Zanini, dal Corriere.it

No ai fast-food, salutisti con misura ecco i buongustai nell’era di Internet . Sono milioni e sono esigenti, attenti, informati. Leggono e confrontano le guide, ma si preparano soprattutto su Internet (40%), dove si scambiano pareri o si confrontano in accese polemiche. E rifiutano le diete. Sono i nuovi adepti italiani della buona cucina e del buon bere: un esercito di consumatori – 4,5 milioni, il 9,8% della popolazione – dai gusti ben definiti, che cresce al ritmo di 250 mila nuovi arruolati l’anno. Li chiamano «Foodies» che poi potremmo italianamente tradurre in Buongustai.Questi italiani dalla smodata ma consapevole passione per il cibo, mangiano con gusto e per gusto, ma anche per il piacere di condividere la tavola con amici (69,4%), sono stati fotografati dalla prima approfondita ricerca di settore, finanziata da una grande azienda alimentare del Belpaese, la Negroni, e presentata ieri in uno dei più affascinanti borghi appenninici, Santo Stefano di Sessanio, noto anche come Sexantio, albergo diffuso con camere in ogni casa del paesino arroccato sui monti alle spalle de L’Aquila. Un omaggio all’Abruzzo delle eccellenze alimentari che sta lentamente tornando alla vita dopo il terremoto. PaperoGiallo, con «Web Wine Food» di Corriere.it tra i blog sul cibo più seguiti dai «Foodies, la passione per il cibo ai tempi di internet» è una singolare ricerca che racconta come i nuovi buongustai amino la tradizione ma non siano tradizionalisti, come sappiano non solo mangiar bene ma comprar bene, come siano puntigliosi, preparati, critici ma anche entusiasti e pronti a far scattare il passaparola quando scoprono e testano una cucina degna di nota. Una pratica frequente dato che il 40% mangia regolarmente fuori casa a pranzo e a cena.

NO AI FAST FOOD – Niente fast food naturalmente: i foodies non amano mangiare veloce. Dal sondaggio, realizzato su un campione di 1.531 persone di età compresa fra i 25 e i 64 anni, emerge che i foodies sono salutisti (il 97% cerca di consumare cibi freschi e non conservati) ma appena un po’: così non rinunciano a un buon piatto, ai grassi animali, alla pasta. Sono meno attenti alle calorie, ma sanno bene come mangiare con equilibrio: se esagerano in una cena, poi si regolano a tavola per qualche giorno.

SPENDERE PER LA QUALITA’ – I 4,5 milioni di foodies, sottolinea ricerca curata per Negroni dall’istituto Gpf, inseguono anzitutto «un giusto equilibrio tra qualità e prezzo» (93,2%) ma si dicono disposti a «spendere di più per alcuni prodotti alimentari di alta qualità» (82,4%) e in generale sono meno ossessionati da «convenienza e risparmio» (solo il 42%). Quando fanno un acquisto alimentare, prestano «attenzione non solo al sapore del cibo ma anche all’impressione che se ne riceve» (92,8%) e cercano informazioni sulle ricette (85,9%), sui valori nutrizionali (85,1%) e su storia e cultura gastronomica (80,4%). Grande attenzione – negli acquisti – all’elenco degli ingredienti nell’etichetta (91,5%), all’origine geografica del prodotto (89,8%) e ai marchi di tutela come il Dop, il Doc e l’Igp.

DOVE COMPRANO – Anche se come la massa dei consumatori fanno la spesa al supermercato (87%), i buongustai del 2009 acquistano nella grande distribuzione meno cibo e sono al contempo assidui frequentatori dei negozi di gastronomia e delle salumerie, oltre che dei mercatini rionali. Senza dimenticare le enoteche: forte l’interesse per il vino.

TUTTI AI FORNELLI – Oltre a saper mangiare, sanno cucinare (il 79,4% si dichiara abile ai fornelli) e lo fanno con «molto piacere», cercando sempre di preparare ai convitati «qualcosa di particolare». La crisi economica li ha messi web wine food, foodiesdi spendere «qualcosa in più» della media: il 52,7% stanzia per l’alimentazione fuori casa 500-700 euro al mese; il 12,7% tra i 700 e i mille euro e il 4% arriva anche a spendere al ristorante 1500 euro al mese.

Vi riconoscete? Allora da oggi siete anche voi gioiosi foodies… ditelo a chi (“meglio l’insalatina”…che tristezza!!!) vi definisce “solo”fissati e mangioni! Testimoniteci la vostra adesione solo con un messaggio… “Io sono Foodie.”… facciamo la conta!?

Degustibus

6 pensieri su “I «Foodies» italiani: 4,5 milioni di consumatori esigenti, che mangiano con gioia!

    1. Ciao Carlo Maria secondo te io e Maddalena siamo foodies? Carletto come stai? Ho visto il tuo video sulla pasta al pomodoro.
      Ma vogliamo dire che a Catania non esiste un ristorante di livello ma solo arrusti e mangia e mangiati di pisci arrustutu.
      Per carità senza nulla togliere al sale art io intendo altro. Carlo ci manchi.

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