Diamo un Tapiro a Striscia!!!

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Qualche giorno fa, e’ andata in onda la seconda parte del servizio di Striscia, dedicato a Ferran Adria’, e anche in quest’occasione….secondo attacco mediatico allo chef numero uno al mondo, colui che ha cambiato la gastronomia, aprendo nuovi scenari con le sue ricerche ed i suoi studi.
Il simpatico Max Laudadio ( che per l’occasione non e’ stato coerente con il suo nome)[senza voler fare accostamenti blasfemi], ha intervistato lo chef Catalano ( scambiandolo per il santone di turno che promette guarigioni impossibili), chiedendo numi riguardo all’uso di addittivi e prodotti chimici nei suoi piatti: prodotti in questione, sono il Lecite, la Kappa, la Xantana e tutta la linea commercializzata da Adria’ a marchio Sole’ Graells ( prodotti ormai diventati di uso comune tra molti chef, piccoli o grandi che siano).
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Poi il professore di turno, fa una disamina di questi prodotti, concludendo che possono provocare diarrea (avete mai provato a bere un bicchierone di latte di cocco?) flautolenza (e un bel piatto di fagioli con le cotiche?) e addirittura se si e’ allergici si puo’ anche morire ( e se siete allergici alle pesche e ve ne mangiate una chilata?).
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Terminato il “rassicurante” intervento dello specialista, Laudadio continua a ripetere che non e’ giusto usare prodotti chimici mentre Adria’ ripete che tutto e’ chimico; ma Il Laudadio non lascia tempo di spiegare allo chef e chiude il collegamento lasciando sgomenti i telespettatori, che impauriti, s’interrogheranno sul perche’ si debba andare al ristorante a farsi avvelenare.
A questo punto mi viene da pensare, come mai Striscia, cosi’ attenta a scovare raggiri e magagne ed in ogni caso sempre in prima fila nel combattere sopprusi ed imbrogli, non abbia fatto un servizio su quelle multinazionali ( e sono tante) che usano gli stessi prodotti per preparare biscotti e merendine da propinare ai nostri figli, quelle che producono budini e prelibatezze inscatolate in packaging ammiccanti e pubblicizzate proprio sulle reti Mediaset ….forse non ci sarebbe stato un grosso ritorno d’immagine ( e soprattutto economico).
Allora mi chiedo….cosa c’e’ sotto??? Perche’ paragonare Ferran Adria’ ad una VANNAMARCHI imbonitrice di cibi “chimici” velenosi….perche’ le molecole dei biscotti che do a mia figlia sono buone e quelle di Adria’ sono indigeste???
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Non trovando risposta….preso di rabbia…..mi immedesimo nella parte del consegnatario della poco-ambita statuetta (di “Staffelliana” memoria) e in “sogno” mi dirigo quatto quatto verso Max che sta per salire in macchina: Max…Max….scusa questo e’ per te…ma non solo per te…per te e tutta la redazione….ve lo siete meritati…..il simpatico inviato un po imbarazzato ringrazia e cerca di spiegarsi………ma io…..microfono in mano…..: per oggi e’ tutto—-Andrea Graziano—-Stiscia la Notizia——Catania!!!tapiro21

8 pensieri su “Diamo un Tapiro a Striscia!!!

  1. Ho visto anche bravi chef, nelle puntate molecolari di Striscia che sembra aver aperto una vera propria sagra della cucina che non va, attaccare con impeto per difendere l’identità del prodotto. Io come Andrea non difendo il chimico ma il piacere di approcciare la cucina.
    Se voglio mangiare una melanzana la mangio fritta, al forno, in versione giapponese… ma se voglio per una volta approcciarla in modo liquido, gassoso e spumoso, avrò bene il diritto ed il piacere di farlo. La cucina e la gastronomia sono gusto, ma gusto anche per tutto quello che può renderla “diversa” ai nostri occhi ed al nostro palato.
    Non attapiriamoci, io continuo a pensare, che comunque chi sceglie di fare certe esperienze lo fa consapevolmente e non per caso.
    Degustibus.

  2. Certo che andiamo forti a proclamazioni Tu ed Io.
    Mi aspettavo da paesano una citazione sul mio piatto mostrato a Striscia e non nominato al suo Autore cioè Me.
    Cmq sia un saluto.
    Sempri Catanisi si 🙂

  3. Caro Gian Maria, scusa “l’ignoranza”, ma non so di cosa tu stia parlando, e a quale piatto tu ti riferisca, comunque aggiornami….per il ” sempri Catanisi si” diciamo che lo prendo come un complimento

  4. Grande Andrea… ma guarda che rischi che con tutta quella lecitina che ti succhi ti si toglie tutto il grasso nel sangue…ha,ha, Ovviamente non posso che condividere ciò che scrivi ( non so se hai letto i miei post..e relativi commenti)pensiamo alle osterie dove si servono tortelli in brodo. Tortelli industriali e brodo fatto con il dado. sono d’accordo scriviamo tutto sui menù anche con cosa si fanno i tortelli e il dado… a domani mattina mi raccumannu puntuali
    ma il post?? che fine fece tuo compare?

  5. un piccolo appunto al “blogger”:

    Nell’ “articolo” dice:
    Poi il professore di turno, fa una disamina di questi prodotti, concludendo che possono provocare diarrea (avete mai provato a bere un bicchierone di latte di cocco?) flautolenza (e un bel piatto di fagioli con le cotiche?) e addirittura se si e’ allergici si puo’ anche morire ( e se siete allergici alle pesche e ve ne mangiate una chilata?).

    OK, cose vere, ma il problema è un altro… sul menu del ristorante del “mitico” chef non c’è nessuna nota/accenno alle sostanze chimiche utilizzate, e quindi, non si puo’ sapere a priori se si mangia una cosa a cui si è allergici. (i camerieri e lo “chef” (d’altronde) all’inizo rinnegavano l’utilizzo di sostanze chimiche, perchè???).
    Inoltre, le Flatulenze e diarrea prodotte dai fagioli e latte di cocco sono cose natura, e quindi credo diverseli!

    Purtroppo le buone forchette del mangiar sano e VERO non esistono più, è tutto un “magna magna”, quello chef non merita nemmeno di essere mensionato sulle guide!

    IMPARATE A CUCINARE VERO CON SAPORI NATURALI!
    le formule magiche fatele fare ai maghi e chimici!

    Saluti!
    ps non rispondo ai commenti successivi al mio.
    Questo messaggio serve da appunto alla notizia per INFORMARE meglio il lettore senza manipolazioni!

    1. Giusto per evitare manipolazioni, prima di informare bisognerebbe INFORMARSI, nei menu’ di tutti i ristoranti del mondo, non ci sono scritte un sacco di cose, quindi semmai c’e’ una carenza legislativa, ma che non riguarda adria’ ma tutta le categorie di bar,ristoranti,trattorie,chioschi e quant’altro, e poi usare la parola chimica come fosse una cosa pericolosa e’ altamente fuorviante, perche’ tutto in cucina e’ chimica, ogni alimento e’ formato da molecole, ogni granello di sale, di zucchero, di farina e’ chimica.
      quindi niente manipolazioni alla “striscia” ma informazione, e prima di dare informazioni…….bisognerebbe INFORMARSI!!

      w la cucina GENUINA!!!….ma poi’ chissa’ qual’e’ la cucina genuina?????

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