Molecola? In umido o ai ferri?!

molecola
la molecola sul banco degli imputati

Dopo aver sfamato in questi giorni blogger, opinionisti, giornalisti, scienziati, ristoratori, avventori e chi più ne ha più ne metta, anche Striscia la Notizia, avvia un’inchiesta in due puntate (saranno di più?… dipende dall’audience!) sulla cucina molecolare e su Ferran Adrià.

Entra con la telecamera nascosta in un “rinomato ristorante italiano” che abusa di cucina molecolare… mai visti un Antonio Ricci ed i suoi 007 così impegnati tra coltelli, pentole e forchette!

Ieri sera, promo della secona puntatona di oggi… come finirà? Porterà ancora più in disgrazia il buon “stregone” Adrià, già in crisi con il suo El Bulli, al punto di pensare di fare anche il pizzaiolo?! Vedremo! Noi eravamo rimasti a pensare che la cucina molecolare rappresentasse la frontiera più avanzata della ricerca gastronomica e che anzi potesse aiutare anche in casa a cucinare piatti più gustosi, leggeri e sani. Una cucina impostata sui principi scientifici dello studio della materia e basata sul rispetto della struttura molecolare dell’alimento e sulla sua possibile trasformazione, senza additivi e sostanze chimiche. Senza siringhe e prodotti da laboratorio, strumenti più da cavie (purtroppo!) che da gourmet! Solo una moderna revisione dei classici metodi di cottura per creare nuovi sapori e per migliorare i piatti dal punto di vista gastronomico ma anche nutrizionale.

SPAIN/
Imputati in attesa di giudizio?

Anche Blumenthal con le sue molecole impazzite nel suo londinese Fat Duck, ha rischiato di rimetterci le penne di fronte all’opinione pubblica. In Italia aspetta trepidante  Massimo Bottura e la sua Osteria Francescana, caposaldo delle tecniche molecoliane italiane,  che intanto, molecole o no, scala le classifiche mondiali tra i ristoratori.

Massimo Bottura, guarda avanti
Massimo Bottura, guarda avanti

Noi torniamo indietro, tra i banchi della scuola, e non tra i tavoli imbanditi, apriamo un cassettino della memoria (stile Chi vuol essere milionario…) e appuriamo che considerare la cucina molecolare  “la cucina delle piccole quantità sul piatto”… non è, neppure questa, la giusta soluzione (dal latino scientifico “molecula”, derivato a sua volta da “moles”: mole, “piccola quantità”).

Stasera …  ne sapremo sicuramente di più con Striscia la Molecola! ( su Canale 5… )

Degustibus.

Un pensiero su “Molecola? In umido o ai ferri?!

  1. “Ne sapremo di più…!?” infatti, non si riesce proprio a capire neanche da questo (secondo) reportage d’assalto dove finisce la striscia e dove inizia la notizia. Domande stupide sulla chimica nel piatto, con tono irritante, con la provocazione di quel “voglio proprio dare la mano al più grande chef del mondo!”. Di fatto, Adrià ha cambiato la storia della ristorazione, se non proprio del cibo: da anni si sa cosa fa nel suo ristorante, lui non l’ha mai nascosto. Si può non essere d’accordo, nessuno ci costringe a sederci ad un tavolo de ElBulli. E noi, dal Paese delle truffe da quattro soldi, che ancora facciamo pagare il “coperto”, che diamo quasi ovunque pesce congelato al posto del fresco, noi conosciamo bene la chimica del sale, e perciò lo mettiamo nel cemento, così, senza vergogna.
    E allora, cos’è che dovevamo scoprire di Adrià? che firma autografi del suo libro? che commercializza alcuni prodotti della sua “cucina molecolare”? Oppure, che la sua invidiata creatività sembra gettare ombre oscure in cui sguazza una informazione scandalistica priva della benchè minima intelligenza?

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