Filippo La Mantia, Chef. Una ricetta di grande civiltà! (leggo e pubblico)

Offerta di lavoro all’uomo scagionato dagli stupri della Caffarella e di Primavalle

Il superchef assumerà Racz «Anch’io in cella per un errore» Filippo La Mantia venne fatto rilasciare da Giovanni Falcone: Karol? Farà i cannoli!

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«L’ho visto in tv e ho pensato: ha subito un torto, è stato in carcere da innocente, sarei felice di assumerlo ». Dall’idea all’azione: ieri mattina Filippo La Mantia ha inviato un sms a qualcuno dell’entourage di Gianni Alemanno e in serata, al ritorno da Napoli, ci ha parlato per telefono.

Nel frattempo ha informato la first lady della capitale, la moglie del sindaco Isabella Rauti. Adesso aspetta: «Ho lanciato un sasso — dice — vediamo che succede, io sono qui in albergo 12 ore su 24». Lo chef più amato nei salotti della Roma che conta, il cuoco che piace alla politica di destra e di sinistra, vuole assumere Karol Racz, 36 anni, il romeno accusato degli stupri della Caffarella e di Primavalle e scarcerato dal Tribunale della libertà. Se il contratto sarà siglato, sui compiti da affidare al romeno La Mantia non ha preclusioni: «Può fare il pane, se vuole». E sennò, aggiunge, «gli insegnerò a fare cassate e cannoli, non sarebbe la prima volta, ho già avuto tanti allievi». Anche l’ostacolo che Racz non conosca l’italiano non turba lo chef: «Imparerà, ho sempre lavorato con gente di tutto il mondo, la cucina è internazionale ». L’assunzione di Racz non sarà a scatola chiusa: «Deve essere a posto con la legge e ho bisogno di incontrarlo: devo capire i suoi desideri, se ha voglia di lavorare, se gli piace, se è in grado di reggere lo stress». Karik Racz durante la partecipazione a «Porta a Porta» (Omega) Karik Racz durante la partecipazione a «Porta a Porta» (Omega) Anche il Comune, sembra, vuole essere sicuro che l’ex «faccia da pugile» non abbia avuto guai giudiziari nel suo Paese: la polizia romena, martedì, ha comunicato che Racz sarebbe stato condannato per furto a tre anni, ma è una circostanza mai emersa durante l’inchiesta sugli stupri che gli erano stati attribuiti. Il passato: è stata questa la «molla» scattata nello chef palermitano, 49 anni, quando ha visto Racz «impaurito» (così gli è apparso) sugli schermi televisivi. Perché anche La Mantia è stato vittima di un errore giudiziario: sette mesi trascorsi all’Ucciardone, nel 1986, con l’accusa di aver affittato l’appartamento da cui i killer di Totò Riina spararono al vicequestore Ninni Cassarà. Erano gli anni in cui i Corleonesi insanguinavano Palermo: ci volle Giovanni Falcone per capire che l’allora fotoreporter con l’omicidio non c’entrava nulla. In cella La Mantia imparò a cucinare e iniziò la sua carriera, ma è una storia di cui non vuole parlare più: «Anche un solo giorno in carcere da innocente — dice — è terribile. Tanto più se, come è successo a Racz, si è accusati di un reato infamante come lo stupro». Il miracolo che forse cambierà la vita del romeno è dipeso dalla sua apparizione a Porta a Porta: dopo l’appello lanciato da Bruno Vespa, anche una cooperativa romana che si occupa di manutenzione del verde e un’azienda agricola abruzzese hanno offerto lavoro al romeno. «Ma Karol non può fare il giardiniere o il bracciante — sostiene il suo avvocato, Lorenzo La Marca — non ha il fisico adatto». L’offerta di La Mantia, invece, «l’ha reso felice, è disposto anche a lavare i piatti, speriamo che non lo deluda». E lo chef si dichiara «felice» di offrire un’opportunità a Racz: «Noi siciliani siamo così — riflette — ci innamoriamo delle situazioni ».

Una lezione che viene da una cucina prestigiosa e da uno dei suoi artefici più brillanti. Una ricetta di buon senso, una ricetta ricca di sensiblità e civiltà. Bravo Filippo, sabbenerica.

Degustibus

fonte: www.corriere.it

foto da: www.filippolamantia.com

7 pensieri su “Filippo La Mantia, Chef. Una ricetta di grande civiltà! (leggo e pubblico)

  1. e’ una bella iniziativa(PUBBLICITARIA)io che ho un bar pensavo di assumere erika come banconista ed omar per il servizio ai tavoli e che ne pensate della Franzoni alla cassa .Sicuramente avrei anche io una bella visibilita

  2. Alfredo l’hai presa proprio male… comunque rispetto la tua opinione, anche se, proprio da pubblicitario, penso che stavolta la reclame c’entri molto poco. E’ il trascorso di Filippo La Mantia che garantisce questa scelta. Quanto vissuto in passato sulla propria pelle avvalora l’operazione, che debbo dirti, spero riesca.
    Da quello che scrivi vedo che sei alla ricerca di personale per la tua attività… in bocca al lupo!
    Degustibus

  3. Ciao Alfredo, mi permetto di intervenire sensa voler parlare del discorso in se ne per alimentare alcuna polemica ma semplicemente , riferendomi al tuo malcelato sarcasmo, per dirti …..che…..mi hai fatto spaccare dalle risate!!!

    per il resto non entro nel merito.

  4. certo se chi si occupa di comunicazione non capisce chi fa marketing e chi marketting… siamo messi male!!

    giovani sveglia!!

    un passaggio a porta a porta e 800 articoli stupidi… valgono molto
    e filippo è super bravo in questo

    per il resto non esprimiamoci troppo

  5. Ragazzi… lasciatemi per una volta pensare che nella vita non si debba solo vivere di marketing e markette. Soprattutto quando ci sono dei presupposti che oltre alle leve del marketing stesso smuovono quelle dell’intimo.
    Lasciatemi fantasticare e se volete “sognare” che il gesto sia vero… forse è un po’ più condannabile quello che è successo dopo e che ha chiuso definitivamente la faccenda!
    Eli… baciamolemani!

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