Non e’ vero che tutte le api sono nere e gialle.
La livrea che normalmente associamo all’ape e’ in realta’ tipica dell’ape ligustica, la piu’ diffusa in Italia.
Esistono api scure, grigie o anche nerissime, simili morfologicamente alle api nere Africane, dalle quali differiscono pero’ per la minore aggressivita’.
L’ape nera Sicula ad esempio, che ha popolato per millenni la Sicilia, e’ stata abbandonata negli anni 70/80 quando gli apicoltori Siciliani sostituirono i bugni di legno di ferula (tronchi quadrati usati come arnie) e iniziarono ad importare api dal nord Italia.
L’ape Sicula rischio’ in quegli anni la totale estinzione.
Gli ultimi bugni di api nere Sicule furono ritrovati in un baglio, dove un vecchio apicoltore ancora produceva miele con quel sistema antico.
I Bugni contenevano alcune famiglie di api che Carlo Amodeo, dopo aver deciso di praticare l’apicoltura professionale, conservo’ in isolamento sulle isole di Vulcano, Alicudi, Filicudi e dove oggi produce l’unico miele in purezza di ape Sicula.
E’ molto docile, tanto che non servono maschere nelle operazioni di smielatura; e’ molto produttiva, anche a temperature elevate, oltre i 40°, quando le altre api si bloccano, e sopporta bene gli sbalzi di temperatura, caratteristica molto importante per la produzione in arre dal clima molto caldo.
Contatti: www.amodeocarlo.com – apicolturaamodeo@libero.it
Ottimo articolo, anche perche il miele e’ un importantissimo alimento, di norma a produzione biologica per eccellenza, perche’ per legge non si possono utilizzare pesticidi o quant’altro per allevare le api…inoltre non e’ possibile aggiungere al miele nessuna sostanza che non sia quella prodotta dalle api stesse…Un potente antibiotico naturale