Il Cannolo Siciliano – (versione estiva)

Dopo il riuscitissimo post sulle brioche, riproviamo l’esperienza della foto-ricetta di un’altra preparazione che definire tipica e’ abbastanza eufemistico;

Il Cannolo Siciliano!

Certo, e’ vero che di ricette per la preparazione del cannolo, sparse per la nostra bella isola se n’e’ trovano a migliaia, ma quest’oggi, prenderemo in considerazione la ricetta Menenina (proveniente dal piccolo paesino di Mineo).

Sempre in compagnia della brava Concetta Costa e gia’ in possesso di tutti gli ingredienti ci mettiamo al lavoro di buon ora per iniziare la nostra preparazione; partiamo dalla ricetta:

250g di farina 00

1 tuorlo d’uovo

1 cucchiaio di zucchero

1 cucchiaio di olio

1 bicchiere di vino bianco

Disponiamo la farina a fontana e versiamo al centro l’olio, lo zucchero ed il tuorlo;

impastando velocemente, aggiungiamo il vino bianco e continuiamo fino ad ottenere la giusta consistenza.

Ottenuta la nostra “palla” di impasto, la lasciamo riposare per circa mezz’ora.

Dopodicche’ , eccoci alla fase piu’ importante della preparazione, stiriamo la sfoglia, ricavando dei quadrati di circa 10cm;

            

ma e’ in questo momento che Concetta gioca il suo asso nella manica, infatti, con mia grande sorpresa, tira fuori da una borsa le VERE canne per i cannoli, appositamente portate da Mineo per l’occasione ed appartenute a chissa’ quale parente lontano.

Questa si che e’ pura tradizione.

Ad ogni modo, procediamo; appoggiamo su ogni quadrato la canna, nel senso della diagonale, ed avvolgiamo attorno ad esso le due punte del quadrato.

Una piccola pressione col dito per chiudere ed il gioco e’ fatto.

Dopo aver ripetuto l’operazione piu’ volte, siamo pronti per la frittura; in pentola, l’abbondante olio e’ gia’ fumante.

Iniziamo ad immergere i cannoli nell’olio, facendo ben attenzione che restino totalmente sommersi, in modo da avere una cottura uniforme.

            

            

Sotto il nostro sguardo incredule, la tradizione prende forma, colore, eleganza….maestosita’.

Non ho mai sottovalutato Concetta, ma non mi aspettavo un cosi’ bel risultato estetico…

Appena le sfoglie prendono la giusta doratura, le tiriamo fuori dalla pentola e le lasciamo riposare su carta assorbente.

Nell’attesa prepariamo il ripieno….si lo so…e’ fin troppo scontato…come li riempiremo?…ovviamente con la ricotta penserete voi….nooooooooooo,

va bene la tradizione, ma non a tutti i costi, ad Agosto niente ricotta, questo per me e’ un punto d’onore, anzi mi permetto di fare un appunto ai grandi chef che nei loro menu’ non fanno mai mancare questo prelibato formaggio, anche in estate, quando i produttori seri, interrompono la loro produzione; si , e’ vero che i turisti vogliono le cose tipiche, ma…ogni cosa ha i suoi tempi.

Chiuso il piccolo appunto, iniziamo la preparazione della crema, sulla quale non mi dilunghero’, limitandomi a dare gli ingredienti:

500g di latte – 100g di zucchero – 2 uova – 2 cucchiai di farina – scorza di limone grattugiata.

Pronta la crema, ci prepariamo per il riempimento, altra fase cruciale, estraiamo le forme di legno dalle sfoglie e con una “sacca da pasticcere”(un po’ artigianale) inseriamo la crema all’interno della cialda.

            

Per completare il tutto…sempre seguendo la ricetta di Mineo, Consetta bagna le due estremita’ del cannolo in un trito di mandorla, con e senza buccia (niente pistacchi come si usa a Catania o frutta candita che si usa invece a Palermo).

            

Una spolverata di zucchero a velo e…

come si usa dire…il piatto e’ pronto….

la nostra “guantera di Cannola” e’ bella e fatta e pronta per soddisfare la golosita’ di grandi e bambini.

Quale miglior dolce per festeggiare un evento, una ricorrenza o piu’ semplicemente per concludere un pranzo domenicale…

insomma per un buon Cannolo Siciliano, …ogni occasione e’ quella giusta!!!…..OHPSSSS…..non proprio ogni occasione!!!!!!!

29 pensieri su “Il Cannolo Siciliano – (versione estiva)

  1. Complimenti per la preparazione del Cannolo Siciliano, il dolce tipico d’eccellenza che rappresenta la nostra Sicilia forse piu’ della cassata siciliana. Ancora piu’ buono se riempito con ricotta di pecora, anche se a Catania e’ raro trovare pasticceria che la usano e che preparano la “scorza” artigianalmente.

  2. Ciao Andrea…..non ho capito se sei siciliano o meno…..
    I cannoli con la crema io non li ho mai visti….poi la spolverata di mandorle…..no!
    Non voglio fare la professoressa…..ma pure a milano lo sanno come si fanno i cannoli!
    DENTRO I CANNOLI CI STA LA CREMA DI RICOTTA CON LE GOCCE DI CIOCCOLATO….POI DA UN LATO CI VA LA BUCCETTA DI ARANCIA CANDITA….DALL’ALTRO LA CILIEGINA SEMPRE CANDITA……..poi….la buccia che vedo qui sopra è chiara…..manca il caffè…..non ho parole!
    Una siciliana

    1. cara siciliana,
      i cannoli si possono riempire con qualunque crema fermo restando che il classico e di ricotta, ai lati naturalmente cambiando la crema cambia la copertura, quindi per la crema và la mandorla, per il cioccolato vanno le scagliette o la codetta di cioccolato e per la ricota come dice lei può andare della frutta candita o del pistacchio; comunque utto questo varia a seconda di quale parte della sicilia stiamo parlando quella di cui lei starà parlando e il palermitano o il trapanese. per l’impasto vale lo stesso di solito si usa del vino rosso o meglio ancora del marsala ma parlando tecnicamente dell’impasto và bene anche quello bianco il caffè non in tutta la sicilia lo mettono soprattutto lo mettono nelle parti di cui abbiamo parlato precedentemente quindi rimani pure senza parole ciao

  3. Mi permetto di fare un appunto…….. ! Nelle “scocce” si mette vino rosso ! Mineo o non Mineo , il Cannolo é Siciliano ! Qualcuno di Voi, ha mai sentito parlare del cannolo di Mineo o di Paternò …………
    Comincio ad organizzarmi per fare la lega della salvagurdia del cannolo Siciliano ??
    Con osservanza
    Terroni si nasce

  4. Cara Silvia da buona Siciliana, dovresti sapere che per la grande maggioranza delle preparazioni tipiche della nostra bella isola (caponata, parmiggiana, sarde a beccafico ed appunto i cannoli) esistono migliaia e migliaia di varianti alla ricetta base, e non e’ importante spostarsi da un paese ad un altro, ma basta bussare alla vicina di pianerottolo, per conoscere una nuova ricetta diversa dalla nostra.
    I cannoli siciliani, OVVIAMENTE vanno riempiti con la ricotta….ma non ad Agosto e da buon cultore della materia prima di qualita’ mi sono permesso di fare un appunto a quei ristoratori che usano la ricotta per far piacere a stranieri e turisti( un po come i cannoli che si trovano spesso a Milano in finti bar Siciliani che usano ricotta Surgelata.(io uso esclusivamente ricotta di pecora della zona dell’ennese lavorata semplicemente con un po’ di miele e basta)
    Le gocce di cioccolato ti assicuro che non tutti le mettono , anzi sono piu’ quelli che non le usano ed altrettanto i canditi, (nella zona di alcamo usano solo l’arancia, nel palermitano piu’ la ciliegia)per esempio a Catania le punte sono RIGOROSAMENTE bagnate nel pistacchio, ma se a Mineo le cospargono con la mandorla, che vuoi fare li FRUSTIAMO (anche in molte zone del siracusano si usa l’ottima mandorla pizzuta).Per quanto riguarda il caffe’, lo troviamo in molte ricette, cosi’ come e’ mensionato in alcune pubblicazioni antiche, anche il cacao amaro, ma ti ripeto di ricette se n’e trovano tante ed appunto io mi sono concentrato su quella di Mineo della signora Concetta, per esempio(e qui rispondo anche a Francesco) io nel mio locale a Catania nella scoccia metto il marsala e non il vino bianco, ma in qualche ricetta antica si parla anche di vino bianco ossidato(che poi e’ facilmente riconducibile al marsala appunto), ma girando per il web si trovano anche ricette con lo zibibbo e vini similari, un .po meno col vino rosso ma sicuramente e n’e trovano anche
    Per quanto riguarda la “Lega”, da buon terrone quale io sono, sono convinto che non guasterebbe far conoscere e salvaguardare le diverse sfaccettature che si nascondono dietro ad una preparazione tipicissima come quella del Cannolo, facendo si che si conoscano le diverse ricette che si trovano girando da una parte all’altra della nostra bella isola.
    A proposito per questa nuova “LEGA del CANNOLO” hai gia’ uno slogan? perche’ eventualmente potremmo prendere in prestito quello dei cuggini del nord (che dice che ce l’anno DURO).!!!

  5. Da buon terrone convinto ritengo che il cannolo siciliano per eccelenza sia naturalmente quello di ricotta. Naturalmente sta da chi lo prepara, a riuscir a catturare l’approvazione di chi lo assaggia, la ricotta stessa, da pasticceria a pasticceria ha una lavorazione diversa, quella di pecora la ritengo la piu’pregiata e la piu’squisita,sono anche pochi chi la usa. Ben venga le varianti del cannolo che sia alla crema o con candite o senze o con pistacchio ecc…l’importante e’ saperlo fare e saperlo fare bene,,,

  6. @ andrea:
    bene così ci capiamo meglio!!!!
    Tu del cannolo puoi fare tutte le varianti che vuoi, per quanto mi riguarda puoi anche mettere del ripieno al cioccolato….tò anche del gelato…..MA LO DEVI DIRE!!!!!!!
    Non lo puoi chiamare “cannolo siciliano” perche il cannolo siciliano non è la ricetta che è riportata qui sù.
    Non pensare che abbia i paraocchi o che sono esclusivamente tradizionale….io alle mie tradizioni ci tengo e se una persona straniena clicca su tuo blog per realizzare il CANNOLO SICILIANO la ricetta non è questa!!!!
    Che poi con la crema e le mandorle sia fantastico, sia buono, sia variante, questa è un’altra cosa!!!!
    Per ultimo hai ragione sulla ricotta….d’estate quella buona, non si trova….allora i cannoli siciliani li mangiamo quando il fresco ci accompagna!!!!
    Quindi propongo la correzione del titolo di questo post!
    “VARIANTE SUL CANNOLO CON CREMA ALLE MANDORLE”…..oppure….”iL CANNOLO SICILIANO VERSIONE ESTIVA”
    Ciao

  7. Vada per “Versione Estiva”, questa mi piace brava Silvia…giusta precisazione, mi accingo a modificare subito il titolo, ma per la ricetta della cialda, conosci forse tu una…dico UNA sola ricetta UNICA del cannolo. Sai dire tu se per essere Siciliano il cannolo deva avere le mandorle, i pistacchi o i canditi….oppure ancora le gogge di cioccolato(?!?).e quei cannoli che si preparano per l’asporto con lo strato di cioccolato all’interno della cialda sono forse apolidi?….conosci i cannoli che fanno a Savoca, ad Alcamo, a pietraperzia a bronte….sono tutti diversi l’uno dall’altro eppure sono siciliani.
    Non e’ semplice scovare il vero ed unico cannolo siciliano(non e’ come le arance che gli canti “ciuri ciuri” e se ti rispondono con “la cucaracha” vuol dire che sono spagnole) ma le ricette per la stessa preparazione sono tali e tante che non ci e’ dato sapere quale e’ quella originale o meglio ancora spesso il trucco, l’ingrediente segreto che rende certe cose straordinarie, e’ quella mandorla, quel cucchiaio ci caffe’ o di cacao quel pistacchio o quel candito…oppure semplicemente un pizzico di Amore che non sempre si trova scritto sui libbri di ricette.

  8. Un Sacerdote-Poeta palermitano nel 1635 esalta in un’ottava la magnificenza del cannolo con le metafore “scettru di ogni Re e virga di Mosè”.
    Il dolce per eminenza è il cannolo, al plurale “cannola”, il suo nome viene da canna, (rubinetto).
    Proviene dal nome volgare (latino) dell’arbusto “canna” (Arando donax) con fusto cilindrico vuoto e nodoso, anticamente usata per vari usi ordinari. Uno scherzo sicuramente da preti, nato in un dimenticato monastero e successivamente propagato dalla pasticceria palermitana, un motteggio carnevalesco del tempo faceva uscire da un rubinetto (cannolo in siciliano, il termine molto antico e riscontrato in documenti che attestano il significato d’internodo della canna che serviva da cannella per abbeveratoi e fontane) invece dell’acqua, crema di ricotta.
    Nel palermitano, dove il dolce è nato, sono notissimi i “cannolicchi”, dalle dimensioni di appena un dito.
    La “canna” con la sua forma cilindrica e dal giusto diametro un tempo si usava per dare foggia alla cialda di questa delizia. Il particolare sta nel rivestimento, la “scorcia”, la cialda è preparata con la farina nel cui impasto va aggiunto del vino marsala, l’uovo, lo zucchero e un po’ di polvere di cacao per colorare l’impastatura.

    @ andrea:
    mi rifaccio a questa storia per definire il cannolo PALERMITANO in quanto è nella mia città che è nato quindi lo possiamo sapere come si fà!
    nel senso che qui a casa mia si fanno così.

  9. …fortunatamente “diverso” non significa peggiore!!!
    Le tradizioni, sono d’accordo, vanno custodite come gemme preziose, ma se non ci si lascia tentare anche da varianti che svelano gustosissime sorprese, si rischia di annoiare le papille gustative.
    E poi chiedo scusa Signori della “Lega del Cannolo”, ma chi come me non mangia formaggi di nessun genere perchè dovrebbe rinunciare all’inconfondibile piacevolezza di affondare i denti in una scoccia che parla di Sicilia, e ad una crema (bianca o nera, bagnata nel pistacchio o con le mandorle, coi canditi o senza) che, se fatta BENE, è capace di inebriare i sensi? Io non ci rinuncio, anzi lascio che il cannolo sia sovrano dei miei pranzi domenicali, e ringrazio infinitamente la Signora Concetta e il Sig. Andrea per la deliziosa variante “austina”, un pò come la festa di Sant’Agata di Agosto, una sensazionale piccola variante della regina delle Feste.

    N.B. A Vercelli la domenica, e solo la domenica, è possibile acquistare il kit per la preparazione del “vero” cannolo siciliano: bustina coi canditi, vaschetta di ricotta, scoccie, scaglie di cioccolato!!!
    Vero Cannolo Siciliano, già già gli ingredienti ci sono tutti, ma il gusto???

  10. Ma che bravi questi polentoni, sanno tutto! laprossima volta caro andrea invece di scrivere un articolo prendendo spunto dalla ricetta di un intero paese prova a scriverne uno sul cannolo “come si fa a casa di Silvia” magari puo’ essere piu’ costruttivo oppure ci facciamo raccontare di quando quel suo lontano parente invento’ il cannolo mentre guardava u “cannolu” che dispensava crema di ricotta, che poi perche’ “crema” e non ricotta e basta,

  11. Qualcuno mi sa dire se c’e’ una sola ricetta per l’arancino, io lo preferisco con lo zafferano ed i piselli, ma anche quello con il ragu non e’ male, e quello con burro e prosciutto con la besciamell. tanti gusti, tante ricette e tanti metodi ma tutto sotto il nome di arancina o arancino siciliano quale e’ quella originale?

  12. Anche sull’origine del cannolo ci sono versioni contrastanti, da un lato viene attribuita la natalita’ alla citta’ di Palermo come il famoso scherzo di carnevale, dove per l’appunto nel”tubo” usciva la ricotta anziche’ l’acqua, Caltanissetta rivendica la nascita a cura di alcune monache di un convento di Clausura, che sperimentavano sempre nuove ricette e nacque cosi’ il cannolo, lo preparavano in occasione delle visite e delle feste in onoere al re…comunque rimane sempre nella storia passata e futura della nostra bella Sicilia…

  13. Complimenti per questi bellissimi cannoli io sinceramente non avevo mai sentito delle mandorle ma non escludo che effettivamente non dovrebbero essere affatto male complimenti a concetta e a gianfranco

  14. Andrea Graziano, ovvero…

    …non solo cose ricette e bontà dal mondo, ma descrizioni ineccepibili e coinvolgenti…ogni volta che metti qualcosa qui caro Andrea, è davvero un piacere leggerti !

    Ciao
    Cosimo

  15. prendo la palla al balzo dal buon cosimo per esprimere un mio piccolo pensiero.
    ok…. bla,bla,bla, in cannolo quì , il cannolo quà……..si fa così , si fa pomì ………………ma vogliamo parlare un attimo del nostro direttore visto che qualcuno si è permesso di ……………..quasi quasi pensare che fosse un valdostano camuffato da catanese.

    andrea graziano (in cucina), ovvero…….
    …..geniale, creativo, mai banale.

    L’ho visto all’opera prima con la preparazione delle ” sicilian briosche ” e qualche giorno dopo con quella dei ” sicilian cannola ” e credetemi non avevo mai visto tanto AMORE, tanto ENTUSIASMO e tanto RISPETTO verso il cibo e tutte le sue sfaccettature.

    Una delle cose che per primo mi ha colpito è il fatto che mai e dico mai si è permesso di dire o contraddire la signora Concetta su quale fosse il metodo o la ricetta migliore da eseguire ; Traduco : ….RISPETTO verso chi realizza e per le sue tradizioni !

    La seconda cosa che più mi ha colpito è stata la maniacale preparazione dell’ articolo, perchè a suo dire nulla doveva essere tralasciato, tutto andava fatto per ordine e spiegato nella maniera più chiara possibile.
    Traduco : ….ENTUSIASMO di trasmettere, emozionare e far conoscere !

    Terza e non ultima cosa che più mi ha colpito è stato vedere i suoi occhi brillare non appena i cannoli erano pronti ; Un pezzo di SICILIA era appena stato creato in quella piccola cucina e tra non molto tutti i lettori l’ avrebbero potuto ” assagiare “.
    Traduco : ……AMORE per la propria terra, il suo cibo e i suoi profumi !

    GRAZIE ANCORA ……DIRETTORE !!!!!!!!!

    Daniele

  16. A rieccomi !
    Visto che già un illustre sconosciuto , un certo “cicerone da roma” parlava di cannoli…. credo che la polemica si debba chiudere quà ! Ne monaci ne conventi ! Mi associo ai complimenti per il direttore … E per finire, i complimenti anche per Concetta che con le sue preparazioni ci delizia!
    Ps : una supplica , togliete le foto delle briosc (si scrive così?) !! ogni volta che le vedo , mi viene voglia di granita !!!! SONO A DIETAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!

  17. @Daniele
    Mi hai fatto quasi commuovere, ti ringrazio per le belle parole, che, dette da un “passionale” come te accquistano una valenza ancora maggiore….vediamo se riuscirai a farmi emozionare ancora….magari con un bel cesto di PORCINI, visto che tra poco sara’ il tempo giusto…o mio caro “cacciatore di temporali”
    (A proposito so che hai ricevuto in omaggio il libro del ristorante “Vecchia Lugana”….che ti ha inviato il Patron Ambrosi dopo il tuo bel post….ma la nostra percentuale….non so magari un paio di paggine….la prefazione almeno.
    @Francesco
    Grazie per i complimenti ed anche per la sana e giusta polemica a difesa di un istituzione come il cannolo, lega o non lega, sempre viva il cannolo…..purche sia SICILIANO
    @tutti
    Grazie a tutti x il titolo ormai affibbiatomi da qualche mese : “Direttore”….mi sa un po di presa per il c—–, ma mi piace….non male
    @silvia
    Grazie per le notizie ed i cenni storici che ci hai raccontato, colgo la palla al balzo prendendo spunto da un idea di daniele, che mi ha consigliato di aprire una rubrica dal titolo impropriamente allusivo” tu come lo fai???” dove raccogliere e pubblicare le diverse ricette(con foto) sia del cannolo che di altre preparazioni, in modo da confrontare le tradizioni dei diversi territori della nostra isola
    @Rossella
    Il kit del PICCOLO CANNOLARO e’ bellissimo, non l’avevo mai sentito, certo la ricotta e la ricotta, per me nel cannolo, e’ la morte sua, ma anche io se non mangiassi formaggio non rinuncerei comunque ad un bel cannolo, dopo la lasagna domenicale

    per finire tanti saluti dal….dir…dal DIRETTORE (minchia quanto mi piace questa cosa)

  18. Complimenti a Concetta!!!
    Ho sentito dire che i cannoli palermitani sono i più buoni. Perchè????
    Sarei curiosa di conoscerne la differenza.
    Rinnovando i miei complimenti attendo una risposta, ma sono sicura che la tua ricetta rispetta le regole del cannolo siciliano, per eccellenza, con un tocco di originalità che non guasta, ma rinnova la ricetta.
    Attendo di gustarli personalmente, magari con un’eccellente Malvasia di Lipari,spero in data non lontana! Complimenti ancora alla mia cara Concetta che ha sempre tanta voglia di saper fare e di voler fare, facendo così conoscere a tutti una ricetta che è, con la cassata, un pò il simbolo dell’ Isola più bella che ci sia.

  19. I cannoli nel palermitano di solito hanno delle dimensioni un po piu’ grandi rispetto a quelli preparati nel catanese, a posto della granella di pistacchio usano i canditi, e la lavorazione della ricotta e’ diversa, lasciano un sapore piu’ delicato…Per chi andra’ ad Erice consiglio di asaggiare i cannolo che prepara la pasticceria Grammatico…a me piace molto anche la loro cassata, considerato che da noi a Catania non la mangio mai…

  20. A Mineo piccolo paesino, arroccato su due colline, della provincia di Catania il cannolo lo facciamo utilizzando solo prodotti del luogo. E’ vero che il cannolo siciliano ripieno di ricotta è “the best”. Ma noi poveri golosi per non farcelo mancare in estate ( periodo in cui, come tutti ben sanno, manca la buona ricotta) c’è lo mangiamo con la crema bianca o al cioccolato.
    Non sanno cosa si perdono coloro che non l’hanno mai assaggiato e se le “scorcie” sono fresche (come le mie) appena te “l’ammucchi” ti viene voglia di mangiarne un altro.
    Usare la fantasia per variare le ricette è un fatto positivo che allarga la varietà del prodotto.
    D’altro canto ricette di” risotti alla milanese”, se andiamo su internet ne troviamo tante( con il vino bianco o senza con o senza il midollo di bue alcuni mettono il pecorino…..)ma chi di voi potrebbe fornirmi la vera ed unica ricetta del “risotto alla milanese”?
    Un bacio a tutti e soprattutto al mio amico Andrea che mi da l’opportunità di coltivare questo bellissimo hobby.
    Buon appetito

  21. Solo un piccolo appunto da un curioso di passaggio, spiaggiato, ahime’, all’estero e lontano migliaia di chilometri da qualsiasi cannolo: confermo la granella di mandorla in tutta la zona del messinese come tradizione.
    Piango ancora al dolce ricordo di quei bar/pasticceria che oltre a riempire il cannolo, tritavano le mandorle sul bacone al momento di servirlo.

    Baciamo le mani.

  22. il vero cannolo é solo con la ricotta INFEDELI magare le troverei qui in Svizzera li mangerei tutti i giorni mi manca la Sicilia per me é il piü bel posto , che esiste nel mondo intero é la cucina siciliana é la migliore nel mondo, SALUTI A TUTTI GLI ISOLANI CIAO

  23. vorrei se possibile la ricetta ,,, di un dolce tipicamente siciliano chiamato sfingi ,,,,,, Sono una Siciliana perdutamente innamorata della Sicilia ma costretta a vivere a ZURIGO ,,,che é una bellissima Città ,,ma le mie origini sono Siciliani. quindi penso ,sempre alle succulenti specialità della mia Sicilia … Un fortissimo abbraccio a tutta la Sicilia da SARAH CIAO

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