Le Chateaubriand – Parigi

La Prenotazione e’ per le 20 e 30, siamo un po in ritardo ma ci siamo quasi, qualche minuto ancora di metro’ e saremo ad avenue Parmentier;

20 e 31, chiamano dallo chateaubriand dicendoci che se non arriviamo sono costretti a dare il tavolo, questi si che sono precisi!

Corriamo per trovare il numero civico129, per fortuna ci hanno preceduto per bloccare il tavolo Lina e Craig (i nostri amici residenti a Parigi che hanno deciso di “emigrare” a Catania per sposarsi il prossimo 31 agosto).

Arriviamo, ci scusiamo e prendiamo posto nei minuscoli tavolini, cercando un po’ di relax dopo la grande corsa.

Il locale e’ stracolmo di gende, incastrata tra i piccoli tavolini, disposti uno accanto all’altro, eliminando quindi qualsiasi tipo di privacy; l’atmosfera e’ comunque carina, l’arredamento e’ rustico da classico bistrot, un bel bancone all’ingresso (affollato di gente che aspetta il suo turno), la cucina e’ quasi a vista e proprio all’ingresso di questa c’e’ un piccolissimo bagno riservato al publico (cosa che per le leggi italiane sarebbe impossibile).

In sala quattro/cinque ragazzi in camicia bianca alti e simpatici, conducono un servizio a ritmi alquanto elevati; Lo chef Inaki Aizpitarte, anche lui in camicia bianca e grembiule passa fra i tavoli ed aiuta anche lui nello svolgimento del servizio.

Il menu’, scritto su un foglio A4 e’ unico ed uguale per tutti, al costo di 40€ e comprende 5 portate, che cambiano di giorno in giorno.

Scegliamo il vino e siamo pronti per iniziare.

Amuse bouche: servito in una coppa di vetro, del cavolfiore crudo tritato, con granita di sedano e lamelle di foie gras, fresco e stuzzicante come inizio .

Il cameriere, toglie i piatti lasciandoci pero’ i cucchiai sporchi (che appoggia sul tavolo nudo e crudo senza alcun coperto) che ci serviranno per la portata successiva…bella questa, mai vista, fara’ parte della nuova tendenza “Bistromane”???

Proseguiamo con Langoustines, petits légumes: astice con verdure e germogli, decisamente non esaltante.

siamo alla terza portata, Merluzzo con asparagi bianchi e verdi con agrumi e salsa di arance, davvero molto buono ed equilibrato.

Arriva il Piccione, con carciofi e crema di porri, piatto ben fatto e ben presentato, cottura perfetta.

Finito il piccione arriva il pane…otiimo tempismo!!!

Il dolce e’ Chocolat, fraises, wasabi, ovvero una mousse di ottimo cioccolato servita con fragole ed una schiuma al wasabi, inusuale e strano l’abbinamento ma interessantissimo il risultato finale.

Comclusioni: Se avessi trovato per caso questo locale, sarebbe stata sicuramente una piacevole sorpresa, ma, dopo aver letto un po in tutti i giornali italiani, in tutti i blog piu’ quotati, le peripezzie di questo bravo e giovane chef, forse la mia aspettativa riguardo al locale era un po alta, e, sinceramente non posso dire che l’esperienza mi abbia esaltato, restano sicuramente tanti imput positivi riguardo alla concettualita’ che il posto vuole esprimere, e all’indiscussa tecnica del bravo Inaki, che riesce con piatti semplici ed innovativi a mostrare una spiccata personalita’.

Contatti:

·          Le Chateaubriand 129, avenue Parmentier 75000 XIème Téléphone : 01 43 57 45 95

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