L’Atelier di Joel Robuchon – Parigi

Martedi’ 8 Aprile, giorno del mio compleanno, Rue de Montalembert, ci troviamo di fronte all’elegante ingresso dell’Atelier, sono le 13 e 30 e dai vetri scuri dell’elegante veranda si scorge il locale pieno di gente, cosa che non depone proprio a nostro favore.

Entro, mi accoglie uno dei responsabili in abito scuro (elegante ma informale) e con garbo mi dice che c’e’ un’ora d’attesa e mi scrive in lista.

Ok, si aspetta, il clima non e’ dalla nostra parte e visto il freddo decidiamo di attendere al bar dell’hotel attiguo e di prendere un aperitivo.

Ore 14 e 30, puntualissimo, il signore della “lista” ci viene a prendere e ci accompagna al nostro posto al banco.

                

Attraversiamo il bel locale, ottimo design, elegante ed innovativo, predominano il nero del banco ed il rosso delle sedute, pelle e vetro, installazioni con motivi gastronomici davvero di impatto, l’atmosfera e’ piacevole, grande eleganza servita su un piatto di informalita’.

Siamo pronti, in postazione, abbiamo i nostri due posti al banco, dall’altra parte, uno stuolo di chef ed addetti al servizio si muovono frenetici ma senza affanno.

La carta, rigorosamente in francese, e’ composta da una dozzina di micro-porzioni, alcuni piatti di entrata ed una decina di piatti principali. 

Decidiamo di non esagerare, considerando la cena che ci aspetta fra qualche ora ed ordiniamo 4 micro-porzioni e due piatti principali,acqua ed un calice di vino rosso.

Nell’attesa dei piatti scrutiamo il bel locale e scambiamo qualche chiacchiera con i vicini di “banco”, italiani e assidui frequentatori del posto a cui tra l’altro chiediamo qualche consiglio.

Arrivano!!!

L’Oeuf cocotte et sa créme légére de morilles, o se preferite l’uovo di Robuchon, semplicemente Fantastico! Uno dei piatti piu’ conosciuti della sua cucina, l’uovo con una leggera crema di spugnole, esaltante in bocca, bella consistenza ed interessante contrasto cotto-non cotto.

Continuiamo con il calamaro e salsiccia, anche qui’ bella consistenza del calamaro e ottimo abbinamento con la dolcezza della salsiccia (quasi un salame poco stagionato).

Il servizio scorre fluidamente e non ci si accorge affatto del locale pieno, anzi l’atmosfera e’ calma e rilassante.

Siamo in attesa delle altre due micro-porzioni, ne abbiamo gia’ mangiate due, ma del mio calice di vino neanche l’ombra; ok puo’ capitare, magari non te lo aspetti in un locale stellato o, come in questo caso pluristellato; ma la bonta’ delle pietanze, fa passare in secondo piano alcuni errori di servizio; arriva il vino ( o meglio arriva il calice col vino gia’ dentro, niente bottiglia, niente tappo, ne tantomeno assaggio ecc. ecc.) ed arrivano i piatti.

Les Couquilles St-Jacques (capasanta) aux beurre d’algues, bella, semplice e buona.

Les palourdes (vongole) farcies a’ l’ail violet, servite su un letto di sale grosso e pepe, molto buone (ne avrei potuto mangiare anche 2 o 3 kg ma purtroppo erano solo 5)

Al mio vicino viene servita la recensitissima pasta alla carbonara di Robuchon ed a me scappa un commento sui tanti siti e blog che parlavano malissimo del suddetto piatto ( vedi Papero Giallo) e lui,  un po’ sconsolato inizia a mangiare il suo spaghetto versione “pastone” .

Arrivano i piatti principali, il mio vicino, assiduo frequentatore del locale, si pente di non aver ascoltato il mio consiglio e lascia la sua “carbonara”.

L’agneau de lait des pyrénées, en cotolettes, segue la linea degli altri piatti, semplice, ben fatto, molto francese.

Le boeuf en tournedos au poivre noir de Malabar, Filetto al pepe nero con patate e pure’, sembra banale, ma vi assicuro davvero straordinario…un ottimo filetto, cotto perfettamente con i grani di pepe nero, la solita salsina ad accompagnarlo, le patate anch’esse fantastiche e…madame e monsieur…sua maesta il pure’…e ripeto IL PURE’, mai mangiatone di cosi’ buono.

Decidiamo di non proseguire con il dolce, visto quello che ci aspetta nei prossimi giorni, arriva il conto: 4 micro porzioni rispettivamente 22/18/22/15 € – 2 piatti principali 39/42 € – acqua 4 € – vino Saumur champigny 05 les terres Chaudes 13 € – Tot. 175 € (spesi benissimo).

Conclusioni: Che dire sarebbe bello Vedere un Format del genere anche in versione Italiana, ma siamo pronti per qualcosa del genere?

Robuchon, che ha aperto l’Atelier nelle piu’ importanti citta’ al mondo, sembra che dopo uno studio mirato, abbia bocciato l’ipotesi di una eventuale apertura Italiana, ma magari qualcuno, in futuro potrebbe decidere di uscire dagli schemi e fare un “punto” di alta ristorazione al banco in maniera informale ma terribilmente Concreta ed elegante come questo.

Per quanto mi riguarda, una bellissima esperienza ed un bel regalo per il mio COMPLEANNO!!!

Contatti:

L’Atelier de Joël Robuchon

 

5, Rue de Montalembert

, 75007 

Paris


Tel : +(33) 1 42 22 56 56 – Fax : +(33) 1 42 22 97 91

 

Un pensiero su “L’Atelier di Joel Robuchon – Parigi

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...